Torna a risplendere la Croce del Monte Argentario

Domenica 23 aprile la comunità passionista del Monte Argentario, sicuro punto di riferimento sociale e religioso nel territorio maremmano fin dai tempi del fondatore San Paolo della Croce (1737), ha potuto riaccendere la Croce monumentale che spicca in alto sul promontorio e benedire la cappella sottostante, grazie all’interessamento e al sostegno economico di molti amici benefattori. Il rettore della comunità passionista, padre Carlo Scarongella, ha ringraziato per la generosità e disponibilità dei benefattori, citandone alcuni, tra i quali le amministrazioni comunali di Monte Argentario e dell’Isola del Giglio, l’Acquedotto del Fiora, la Banca Tema di Albinia, l’Associazione “Amici del guzzo”, l’Associazione “Diportisti” di Porto Ercole e l’Albergo Campese del Giglio, oltre i privati, tra i quali Ilda Viti da Siena e Paola Merlini, in ricordo di Cesare Merlini; quest’ultimo, venuto a mancare di recente, negli ultimi 30 anni si era prodigato personalmente e come presidente del Lions Club locale per la salvaguardia del monumento. Per questo la signora Merlini, a nome dei benefattori, ha tagliato il nastro ed aperto la cappella, dove è stata posta la statua, circondata da fiori.

La Croce monumentale fa parte della storia dell’Argentario da diversi decenni: costruita nel 1934, venne prima mitragliata dagli aerei alleati nell’ultimo conflitto mondale e definitivamente abbattuta dall’esercito tedesco in ritirata; grazie alla generosità della popolazione della zona venne ricostruita con un nuovo impianto di illuminazione, portato a termine nel 1947. Nel tempo ha subito molti interventi di manutenzione, a causa dei guasti all’impianto dovuti a motivi atmosferici.

Nell’occasione in molti si sono raccolti per partecipare all’evento, denominato “Con Maria… in cammino verso la Croce”: alcuni hanno camminato dietro la statua partendo dal Santuario della Presentazione di Maria, dove si era tenuto un primo momento di preghiera, mentre altri hanno raggiunto con le auto il poggio del predicatore, dove si trova la Croce. Arrivati sotto la Croce, dopo alcune letture, preghiere e ringraziamenti da parte del rettore, è avvenuta la benedizione della statua della Madonna del predicatore e della cappella, a cui è seguita l’illuminazione della Croce, che da quel giorno è tornata a risplendere nel cielo dell’Argentario, visibile così non solo di giorno, ma anche di notte. Il desiderio espresso da padre Carlo è quello che questa Croce sia sempre un luogo di preghiera e punto di riferimento per gli abitanti del territorio e per coloro che frequentano questa stupenda zona d’Italia.

Ad arricchire la cappella nel 2012 venne posizionata la statua della “Madonna del predicatore”, realizzata nel 2011 in terracotta da Federico Capitani di Orbetello, diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, e donata ai passionisti dall’Associazione “Diportisti” di Porto Ercole. Per festeggiare il primo anniversario della posa della statua il 25 aprile 2013 venne organizzata una manifestazione, che da allora si ripete ogni anno in tale data, accompagnata dalla proposta di varie iniziative che coinvolgono giovani ed adulti dei paesi vicini. E’ stato cantato un inno alla Madonna del predicatore, definita Stella dell’Universo, per la quale è stata realizzata anche una preghiera di affidamento a Maria, che dice:«Tu che giungi pellegrino su questo Monte, chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti naufrago in mezzo alla tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle onde, non distogliere lo sguardo dal fulgore di questa stella. Se insorgono i venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la Stella dell’Universo, invoca Maria! Se turbato dal pensiero delle tue colpe, stai per lasciarti vincere dalla tristezza, e se stai per cadere nell’abisso delle sofferenze, pensa a Maria. Seguendo Lei non devierai, invocandola non ti smarrirai, pensando a Lei non peccherai, tenendoti stretto a lei non cadrai, affidandoti a Lei più nulla temerai, con il suo aiuto ogni fatica sarà più leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata. Amen.». Infine il 25 aprile al Monte si è tenuta una giornata di festa, dedicata alla Madonna del predicatore, iniziata con il pellegrinaggio verso la Croce, seguito dalla messa; dopo la condivisione del pranzo nella foresteria, è continuata con il concerto del Coro “Ager Cosanus”, diretto dal maestro Massimo Merone, accompagnato all’organo dal maestro Cesare Nobile, seguito dalla preghiera dell’atto di consacrazione a Maria.

Ringraziamo il Signore per questa nuova tradizione che in pochi anni è riuscita a coinvolgere diverse persone ed è divenuta un momento di comunione, di fede e di testimonianza che unisce i fedeli del territorio alla comunità passionista del Monte Argentario.

Laura Metrano

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