Il futuro che ripercorre le strade del passato

Il futuro che ripercorre le strade del passato

“Armati” di abiti neri e bagagli,noi cinque novizi passionisti, accompagnati da P. Carlo (Maestro) e P. Daniele (Vice-Maestro),abbiamo fatto un viaggio nel passato. Dall’ 11 al 14 di Luglio abbiamo potuto conoscere la terra dove S. Paolo della Croce ha vissuto la sua infanzia e gioventù. È stato meraviglioso percorrere le strade dove il fondatore è cresciuto e dove ha, passo dopo passo, realizzato quel progetto che da giovane sentiva dentro di sé: il desiderio di Dio di fondare una nuova Congregazione dedita ad una vita di preghiera, di contemplazione e d’evangelizzazione per vivere e diffondere la Memoria Passioni.

La nostra prima tappa è stata Lucca. Qui, nel santuario di Santa Gemma Galgani, abbiamo celebrato la messa. Nel pomeriggio, sotto un caldo sole estivo, abbiamo percorso le strade del centro storico di Lucca per arrivare nella casa dove la nostra santa ha vissuto con la sua famiglia, nella casa della famiglia Giannini (dove ha dimorato dopo la morte del padre) e la stanza dove è nata al cielo.

Salutata Lucca, la tappa successiva è stata Molare dove siamo stati ospitati nel convento Passionista presso il Santuario della Madonna delle Rocche. La comunità, che ci ha accolti stupendamente, ci ha fatto sentire a casa ed è stato bello sperimentare come, nonostante persone di provenienze divere, il carisma della nostra congregazione ci unisca in una famiglia.

Il 12 mattina, accompagnati da P. Massimiliano, abbiamo visitato la casa Danei ad Ovada dov’è nato San Paolo della Croce, e dove ha vissuto la sua infanzia. Qui abbiamo pregato le Lodi e potuto ammirare molte reliquie del fondatore e dei Santi passionisti. A pochi passi dalla casa Danei, si trova il bellissimo Oratorio della SS. Annunziata. Qui i genitori di S. Paolo della Croce si sono sposati ed hanno anche fatto parte della confraternita che la custodisce (ancora oggi) assieme ai propri figli. A conclusione della giornata abbiamo celebrato la S. Messa in casa Danei, nel luogo in cui è nato il fondatore, dove abbiamo reso grazie a Dio per averci permesso di vedere concretamente ciò che abbiamo studiato ed approfondito durante il nostro anno di Noviziato.

 Nel pomeriggio siamo entrati nel monastero delle monache passioniste di Ovada. Sebbene separati dalla grata abbiamo vissuto un bel momento di condivisione fraterna e di preghiera, recitando assieme i Vespri. Nel congedo, fra sorrisi e abbracci, ci siamo promessi una preghiera reciproca. E’ stato bello poter vedere, testimoniato dalla vita delle nostre monache, come la gioia di Dio si riveli anche nel silenzio e nella solitudine.

Durante il terzo giorno della nostra permanenza, P. Diego ci ha guidati nella visita di Castellazzo dove Paolo Danei ha vissuto la sua gioventù. Abbiamo visitato diverse chiese che hanno segnato la vita del fondatore: S. Carlo, S. Sebastiano, S. Martino di Tours, Santa Maria Assunta, e S. Stefano. In modo particolare, nella chiesa di S. Carlo, abbiamo potuto sostare nella piccolissima stanza dove S. Paolo della Croce, previa vestizione del Santo abito per le mani di mons. Gattinara (suo direttore spirituale), nel 1721, è stato per quaranta giorni in ritiro per prepararsi spiritualmente nella missione che il Signore gli aveva affidato: fondare una nuova congregazione. Fu qui che scrisse un resoconto dettagliato di tutte le sue esperienze spirituali in un Diario e redisse le prime regole dei “Poveri di Gesù”.Al termine della giornata abbiamo celebrato la Messa nel Santuario della Madonna delle Rocche con la comunità di Molare e passato un po’ di tempo al suo interno per conoscere la storia di questo luogo tanto amato dai cittadini del luogo e non solo.

Passo dopo passo, dal 12 al 14 luglio, abbiamo potuto contemplare la “culla” della spiritualità passionista. Infatti,la preghiera, l’apostolato e la direzione spirituale di San Paolo della Croce è stata “forgiata” da ciò che ha imparato e vissuto nella sua infanzia e gioventù.

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